Farro proprietà nutrizionali
Il farro è un cereale che se consumato regolarmente è in grado di garantire numerosi benefici alla nostra salute. Ricco di amido il farro è un cereale estremamente nutriente. Appartenente alla famiglia delle Graminacee, è coltivato da millenni e si differenzia in 3 varietà ben precise; T. monococcum conosciuto come farro piccolo, T.dicoccum farro medio e T. Spelta farro grande. Durante l'acquisto la varietà di farro deve essere indicata obbligatoriamente sulla confezione di ogni prodotto acquistato.
A causa dell'industrializzazione e delle moderne tecniche di cultura, a cavallo tra gli anni 70 e gli anni 90 il farro subì un drastico calo della coltivazione e del suo consumo. Fortunatamente negli ultimi anni, questo delizioso cereale a basso indice glicemico ha iniziato nuovamente a diffondersi sulle nostre tavole, ed il suo utilizzo è nuovamente apprezzato, per le sue eccellenti proprietà nutrizionali.
Proprietà e benefici del farro:
In Italia la coltivazione del farro, avviene principalmente nelle regioni del Emilia Romagna e della Liguria. Alcune regioni come la Toscana, Umbria e Lazio, negli ultimi anni hanno aumentato la sua coltivazione, a dimostrazione del progressivo riutilizzo del cereale. Relativamente semplice da coltivare, la pianta è particolarmente resistente, ed è in grado di adattarsi a terreni poveri, ed in grado di resistere alle basse temperature. La sua coltivazione non necessita del utilizzo di pesticidi, anche se è preferibile acquistare un prodotto ottenuto da coltivazione biologica.
La grande duttilità del cereale ne permette il suo utilizzo in diverse forme, ed in diversi momenti della giornata. Consumato in chicchi ( farro perlato e farro decorticato), il farro trova un largo utilizzo nella preparazione di prodotti da forno. Consumato sin dal mattino attraverso i fiocchi, il latte o attraverso il consumo di dolci e biscotti, negli ultimi anni è aumenta esponenzialmente la produzione della pasta di farro.
In commercio il cereale è reperibile sotto forma di farro perlato e farro decorticato. E' acquistabile nei supermercati, e nei negozi on line specializzati, dove lo troverai principalmente di coltivazione controllata. Commercializzato nelle varianti decorticato e perlato, c’è moltissima confusione sulla varietà di farro da scegliere, durante la fase di acquisto. Comprendere le differenze tra i due prodotti risulta fondamentale, al fine di garantire al nostro organismo, un maggiore quantitativo di micro nutrienti preziosi per la nostra salute. Decidere consapevolmente se acquistare una confezione, di farro decorticato o farro perlato, è pertanto indispensabile per garantire al nostro organismo i maggiori benefici.
Alla raccolta, il cereale si presenta con una pellicola esterna che prende il nome di glumetta. Questa pellicola è ricca di fibre e contiene una discreta quantità di vitamine e minerali. Per consumarlo direttamente senza alcun processo di raffinazione, questo delizioso cereale dovrebbe essere posto per numerose ore di ammollo, ed un tempo lungo di cottura. Infine il processo di digestione potrebbe essere lungo e delicato.
Al fine di rendere il cereale più digeribile, al farro decorticato viene tolta la glumetta, ovvero la parte più esterna del chicco. Privo della glumetta, il farro non perde le sue principali proprietà nutrizionali, ma lo rende più facilmente consumabile. Con tempi di cottura medi, il suo principale utilizzo avviene per la preparazione di zuppe o minestre.
Il farro perlato invece si differenzia dal decorticato, in quanto più raffinato. Oltre essere privo di glumetta, subisce un ulteriore processo di lavorazione, un processo simile a quello dell’orzo perlato. Il processo che subisce è il processo di perlatura. Il chicco di farro viene graffiato, rendendolo più chiaro. Questo processo vede ridurre notevolmente la quantità di fibre presenti nel cereale. Anche il farro perlato è utilizzato nella preparazione di zuppe e minestre, ed è principalmente consigliato a chi per la prime volte si avvicina ad una dieta basata sul assunzione di cereali.
Se in termini nutrizionali la differenza tra i due prodotti risulta elevata, in termini di fibre rilasciate, il loro apporto calorico è piuttosto simile, mentre in cucina, il farro perlato è apprezzato per la sua capacità di cuocere più velocemente rispetto al farro decorticato.
Come descritto in precedenza, il consumo di farro ed in particolar modo il consumo di farro decorticato garantisce numerosi benefici al nostro organismo. Il suo consumo fornisce un elevato contenuto proteico, ad alto valore biologico. Contemporaneamente si tratta di un alimento povero di grassi e ricco di fibre (soprattutto il decorticato), e sali minerali.
Tra i benefici maggiormente apprezzabili, il suo regolare consumo, contribuisce ad ottenere un processo di digestione più semplice, in quanto è un alimento più digeribile rispetto al grano tenero. Gode di ottime proprietà lassative e chi soffre di stitichezza le può sfruttare al meglio. Il suo consumo regolare, è in grado di proteggere l’apparato digerente, da malattie come gastriti e disturbi come il ristagno della bile nell’intestino.
Grazie ad un processo più semplice di digestione rispetto ad altri cereali, il suo consumo è suggerito da nutrizionisti, medici ed esperti nel settore alimentare nelle diete dimagranti. Il suo consumo infatti è considerato come un alimento altamente saziante e contribuisce a ridurre la quantità di cibo introdotta durante i pasti.
Non solo utile in processo di dimagrimento, il consumo di farro contribuisce a ridurre il rischio diverse malattie come l'arteriosclerosi. La presenza di niacina (amminoacido) presente nel cereale, il farro favorisce di ridurre i livelli di colesterolo LDL ed il rischio cardiovascolare. Da ciò ne deriva che, il consumo costante di farro, è utile per ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Grazie all’elevato contenuto di fibre e di elementi nutritivi, consumare due volte alla settimana farro, contribuisce alla prevenzione di insulino-resistenza, ischemie e obesità.
Controindicazioni del farro nella dieta:
Purtroppo il farro cosi come il grano tenero ed il grano duro, contiene glutine. Si tratta quindi un alimento assolutamente inadatto a chi soffre di celiachia e di intolleranze al glutine. Inoltre le notevoli proprietà lassative, prima elencate del farro, lo rendono inadatto a chi soffre di colite croniche.