Come diventare donatori di sangue?
Donare il sangue è un gesto nobile e generoso che può cambiare la vita di chi lo compie e di chi ne riceve il dono. Ma come diventare donatori di sangue? In questo articolo scopriremo tutti i requisiti per poter effettuare delle donazioni di sangue.
Il sangue è un tessuto prezioso che può essere donato e conservato in apposite strutture ricettive da ogni individuo che sia in buona salute e in un intervallo anagrafico idoneo. Il sangue donato, viene impiegato non sono il situazioni di emergenza, ma anche per la sperimentazione e la somministrazione di nuove cure e terapie. Dal momento che l'età della popolazione è in aumento, aumentano i soggetti che richiedono costantemente nuovi trattamenti farmacologici, per questo, ogni persona che gode di buona salute, se lo desidera, può rispondere all'esigenza di avere a disposizione sempre grandi quantità di sangue che viene impiegato per la collettività.
Donazione del sangue
La donazione del sangue avviene secondo due modalità principali: la donazione di sangue intero e l'aferesi.
Durante la donazione di sangue intero, che rappresenta anche la forma più frequente di prelievo, al donatore, che sarà stato sottoposto ai dovuti controlli che escludono possibili condizioni di inadeguatezza alla donazione, viene prelevato un quantitativo di sangue tra i 400 e i 450 ml, a seconda del sesso di appartenenza. Le diverse componenti del sangue (plasma, globuli rossi e bianchi) saranno separate e conservate in un secondo momento.
L'aferesi, invece, è una modalità di donazione che, grazie ad un particolare macchinario, consente di prelevare una o due parti del sangue, mentre le altre vengono nuovamente infuse al donatore. Questo tipo di donazione, di solito, viene proposto a chi ha già esperito diverse donazioni, trattandosi di un metodo che richiede un tempo più lungo. I vantaggi di questo tipo di donazione riguardano la possibilità di poter prelevare direttamente le componenti necessarie ai pazienti e, dall'altra parte, può essere eseguita più frequentemente rispetto alla donazione intera.
Chi può donare il sangue?
Può donare il sangue ogni persona, dal peso corporeo superiore ai 50 kg, che si trovi in un'età compresa tra i 18 e i 65 anni di età e che sia stato giudicato idoneo alla donazione a seguito della compilazione di un questionario e, soprattutto, della visita di un medico.
Perché donare il sangue fa bene?
La donazione di sangue non giova unicamente al paziente che lo riceve e alla ricerca scientifica, ma anche a chi compie la donazione. L'impegno a diventare donatore, infatti, induce il soggetto che intraprende questo percorso a mantenere uno stile di vita sano e virtuoso, astenendosi quindi dall'uso di sostanze d'abuso, rapporti occasionali non protetti e tutti gli altri comportamenti dannosi che potrebbero causare l'esclusione dalla lista dei donatori.Inoltre, in occasione di ogni prelievo, il donatore viene sottoposto ad una visita medica approfondita ed a un controllo dei valori ematici accurato, oltre ai test necessari ad escludere la presenza di infezioni a trasmissione sessuale come HIV ed epatite C.
Quanto sangue si dona?
La frequenza delle donazioni e la quantità di sangue prelevato ad ogni appuntamento variano in base al sesso del donatore. Per gli uomini sono previste quattro donazioni annuali, al massimo, con un prelievo di sangue pari a 450 ml per seduta. Le donne sono ammesse a donare per un massimo di due prelievi annui, con un quantitativo di sangue prelevato pari a 405 ml per seduta. Come è facile evincere, in ogni caso la quantità di sangue prelevata è davvero ininfluente, considerati i 7 lt di sangue complessivo che irrorano mediamente un individuo adulto.
Come donare il sangue?
Il giorno della donazione ci si deve presentare al centro trasfusionali muniti di un documento di identità, tessera sanitaria e tesserino del donatore, se già lo si possiede. Nell'attesa del proprio turno, è obbligatorio compilare con la massima sincerità un questionario preliminare, nel quale si dovranno rilasciare, oltre ai dati anagrafici, una serie di informazioni sulle proprie abitudini, sull'attuale stato di salute e su eventuali comportamenti a rischio messi in atto nei mesi precedenti alla donazione. Successivamente, si viene ammessi al prelievo di controllo. Un infermiere preleverà una piccola quantità di sangue che sarà velocemente analizzato per evidenziare il profilo ematochimico del donatore ed escludere possibili condizioni che precluderebbero la possibilità di procedere alla donazione.
A questo punto, si è chiamati ad una breve visita medica. Il dottore del centro trasfusionale analizzerà insieme al paziente le risposte al questionario, ponendo eventualmente altre domande per trarre il maggior numero di informazioni utili a garantire soprattutto il benessere del donatore; procederà poi ad esaminare il profilo ematochimico del donatore e, infine, a valutare i suoi parametri vitali, in particolare la pressione arteriosa che non dovrà essere troppo bassa.
Esistono delle controindicazioni nella donazione del sangue?
Il benessere del donatore è prioritario alla donazione, per questo è opportuno rispondere sempre con sincerità al questionario preliminare e alle domande del medico.
Per questioni puramente fisiologiche, le donne hanno alcune controindicazioni in più, rispetto ai donatori di sesso maschile. Non è possibile infatti donare durante la gravidanza, l'allattamento o nel corso di mestruazioni abbondanti, devono astenersi per sei mesi dopo il parto o un aborto.
Non possono donare i pazienti affetti da patologie cardiovascolari, cancro e malattie croniche, chi è affetto da malattie trasmissibili, chi è dipendente da sostanze d'abuso, chi si è sottoposto a piercing, tatuaggi e agopuntura da meno di quattro mesi.
Per quanto riguarda l'assunzione di farmaci e integratori, questa va sempre dichiarata poiché alcuni di essi sono incompatibili con la donazione di sangue (insulina, farmaci antidepressivi, retinoidi) mentre altri non costituiscono un problema (pillola contraccettiva, farmaci anticolesterolo).