Cosa fa l'osteopata?
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sulla figura professionale dell'osteopata. Di cosa si occupa, quali sono le sue competenze e quando può essere utile rivolgersi ad un osteopata.
Cos'è l'osteopatia?
L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nelle sue linee guida inserisce l’osteopatia tra le medicine tradizionali e complementari. L'osteopatia è quindi una terapia alternativa che, generalmente, consiste nella manipolazione di alcune parti del corpo, come schiena, collo e testa e va a facilitare i meccanismi di autoregolazione, adattamento corporeo e restaurazione dell’omeostasi. Va da sé che l'osteopatia si rivolge alla cura di quelle lesioni funzionali reversibili. Non è indicata quindi come cura per tutte quelle malattie considerate più gravi. Parlando più in generale, le terapie alternative sono quelle particolari pratiche che, di per sé, non fanno parte della medicina scientifica convenzionale. Nel dettaglio, la stessa National Center for Complementary and Alternative Medicine (NCCAM) definisce la Medicina Alternativa come un gruppo variegato di pratiche mediche e terapeutiche che non rientrano nell'alveo della medicina convenzionale.
Le Medicine Alternative ritenute rilevanti, e quindi approvate, in Italia sono solo nove. Tra queste oltre all'Osteopatia troviamo: l'agopuntura, la fitoterapia, l'omotossicologia, la medicina antroposofica, la medicina ayurvedica, la medicina omeopatica, la medicina tradizionale cinese e la chiropratica.Tutte queste pratiche devono essere di esclusiva competenza di medici specializzati in quanto sono considerate a tutti gli effetti sistemi di diagnosi, di cura e prevenzione da affiancare alla medicina tradizionale.
L'Osteopatia in Italia è riconosciuta?
Per esercitare la professione di osteopata è necessario frequentare un percorso formativo di sei anni. Questo percorso prevede indicativamente uno studio di quelle scienze mediche di base come anatomia, biomeccanica, biochimica, istologia, neurologia e altre, oltre a materie prettamente osteopatiche. La formazione in Italia avviene tramite corsi privati.
Entrando nel dettaglio, l'osteopatia in Italia, con l’approvazione del DDL 1324 il 22 dicembre 2017 e la successiva pubblicazione in Gazzetta ufficiale della Legge 3/2018, è stata individuata nell’articolo 7 come nuova professione sanitaria. Attualmente sono attesi i decreti interministeriali per la stesura del profilo professionale, del piano di studio per il corso di laurea e la definizione dei percorsi per la valutazione dei titoli. In sostanza, il Mistero della Salute non riconosce ufficialmente la figura professionale dell'osteopata ma può essere esercitata solo se l'osteopata risulta essere già in possesso di un precedente titolo sanitario, che sia medico chirurgo, odontoiatra, fisioterapista, ecc.
Questa non completa regolamentazione può risultare dannosa per la figura dell'osteopata, si spera, nei prossimi anni, in una regolamentazione atta a tutelare questa figura professionale con conseguenti norme che regolino questa pratica. In altri paesi europei, come ad esempio la Spagna, la pratica dell'osteopatia non è ancora stata regolamentata ufficialmente. In generale, in Europa, l'osteopatia si è diffusa con normative e regolamentazioni non uniformi e con conseguenti differenze di esercizio della pratica.
Cosa fa l'osteopata:
Abbiamo visto di cosa tratta a grandi linee l'osteopatia, quali sono le attuali normative che regolano questa professione e come avviene la formazione utile ad esercitare questa pratica. Adesso cercheremo di fare chiarezza indicandovi quali sintomi può curare l'osteopata e quando può essere utile una consulenza con questa figura professionale. Questa pratica è indicata in molti casi e soprattutto, si rivolge a tutte le fasce di età. Si può quindi contattare un osteopata in caso di:
Disturbi al sistema muscolo-scheletrico, cervicalgie, dolori vertebrali, articolari, costali e intercostali, dolori da traumi sportivi o incidenti stradali, problemi lombari e alla schiena, come colpi di frusta, ernia del disco.
Problemi posturali generici, come iperlordosi, ipercifosi, artrosi, scoliosi. Disturbi al sistema digestivo, acidità gastrica, ernia iatale, colite, stipsi, stitichezza. – Disturbi al sistema genito-urinario, amenorrea, sindrome post-partum, dolori mestruali.– Disturbi al sistema neurologico e neurovegetativo, quali irritabilità disturbi del sonno, nevralgie, fibromialgia, senso di oppressione, turbe del sonno, irritabilità, stati depressivi, stati ansiosi. – Disturbi al sistema circolatorio. – Disturbi come rinite, sinusite cronica, vertigini, problemi di deglutizione, emicranie e cefalee. – Disturbi all'apparato respiratorio.
In generale l'osteopata, attraverso la manipolazione dei tessuti può indurre l’autoguarigione del paziente, senza l'utilizzo di farmaci. Ricordiamo inoltre che l'osteopatia può essere utile anche per prevenire e per mantenere uno stato di salute ottimale.
La prima visita dall'osteopata:
Per prima cosa sarà necessaria una valutazione generica del paziente tramite test neurologici, test ortopedici e test osteopatici. Successivamente l'osteopata sarà in grado di elaborare un trattamento adeguato utile a risolvere i problemi sintomatici del paziente, utilizzando tecniche di manipolazione specifiche su tutte le strutture del sistema locomotore, viscerale e cranio-sacrale. Le manipolazioni vengono eseguite con le mani, a volte anche con il resto del corpo, dall'osteopata e possono essere:
- Funzionali: per mobilizzare i tessuti ed indurre un successivo stato di rilassamento.- Strutturali: impulsi applicati su una struttura.
- Viscerali: utili per indurre una maggiore motilità ad intestino, fegato, milza, polmoni, ecc. - Manipolazione del cranio: microscopici movimenti che hanno come obiettivo quello di ripristinare la mobilità di ossa craniche.
Il ROI, il Registro degli osteopati in Italia:
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