Bruciore vaginale cause e rimedi
Il bruciore vaginale può essere un disturbo più o meno invalidante, esso colpisce il mondo femminile senza fare nessuna distinzione di età. Il bruciore intimo, il più delle volte, oltre ad essere una condizione di salute difficile da trattare e mandar via velocemente, è soprattutto una condizione psicologica che mira alla stabilità emotiva di una donna. Questo punto spesso viene ignorato o addirittura ridicolizzato, ma il bruciore forte è purtroppo una condizione che la donna trascina con sé per molto tempo e un impatto psicologico negativo deve essere assolutamente compreso e trattato alla stessa maniera di un comune stato fisico carente.
Le cause del bruciore vaginale
Le cause del bruciore della vulva possono essere molteplici e tra le più svariate, a volte questo fastidio intimo può essere scatenato fattori esterni come lo stress o da condizioni cliniche più difficili da inquadrare, almeno all’inizio. È utile ricordare che il bruciore sia interno che esterno non è di per sé una patologia ma rappresenta sempre un sintomo di qualcosa che non va. Questo sintomo il più delle volte è sommato ad altri sintomi come: il dolore durante la minzione, prurito costante o intermittente, arrossamento delle parti intime e irritazione vaginale.
Bruciore intimo e prurito sono indice di un’ infiammazione e/o irritazione del tratto urinario( quindi reni, ureteri, vescica e uretra) o dell’apparato genitale. Le cause principali del bruciore intimo vaginale, oltre al comune stress, sono:
- La vaginite, ovvero un’ infiammazione della vagina, dovuta a un aumento del ph locale;
- Alterazione della flora microbica causata da scarsa igiene personale o dall'uso di farmaci, come antibiotici o corticosteroidi.
Queste situazioni rappresentano purtroppo delle condizioni ottimali per la proliferazione dei microrganismi patogeni, rendendo la mucosa vaginale più vulnerabile agli attacchi infettivi. Gli agenti responsabili della vaginite sono i miceti come la Candida albicans, batteri (Gardnerella vaginalis), protozoi (Trichomonas vaginalis).
Altre cause sono dovute ad eccessivi sfregamenti con l'asciugamano e carta igienica, ad un contatto prolungato della pelle con gli assorbenti e sabbia. La vaginite può avere anche una più semplice causa fisica, come l’utilizzo di leggings stretti e attillati che provocano l’irritazione dell’apparato genitale e di conseguenza anche il fastidioso prurito intimo. Questa condizione può essere facilmente risolta con l‘utilizzo di una biancheria intima in seta e non in cotone, e all’ abbandono di leggings stretti, prediligendo quelli più larghi o comunque della propria taglia.
I ginecologi consigliano anche una biancheria intima di color bianco o color carne e all'abbandono dei vestiti costituiti per la maggior parte da tessuto sintetico. Un altro fattore che favorisce il bruciore intimo è la cistite, soprattutto quando essa è frequente e non curata adeguatamente.
Altri fattori che possono causare il bruciore intimo sono: menopausa, malattie sessualmente trasmettibili, reazione allergiche e un determinato uso di farmaci aggressivi.
I rimedi contro il bruciore vaginale
Gli esami che il proprio medico consiglierà di effettuare per eseguire una giusta diagnosi sono i seguenti: Misurazione del pH intimo, quindi servirà la raccolta di un campione di urina e il prelievo di piccole quantità di secrezioni genitali.
L'esame microscopico di questo materiale consentirà di individuare, almeno in parte, la condizione che ha provocato il bruciore e il prurito intimo. Il medico può anche utilizzare un tampone cervicale per prelevare un campione di secrezioni dal collo dell'utero e verificare la presenza d'infezioni tramite l'esame microbiologico. Oltre a questi esami, non sono mai da dimenticare le analisi del sangue per verificare alterazioni ematochimiche indicative di un'infiammazione pregressa o di un processo infettivo in corso. Dopo aver effettuato i diversi esami, si giungerà ad una conclusione e si farà luce sulla causa dei sintomi, quindi nel caso fosse presente una vaginite di origine batterica, la terapia prevederà come di consueto l’assunzione di antibiotici.
In presenza di infezioni da funghi, invece, è indicata l’assunzione di farmaci antimicotici. In caso invece di stati allergici, è necessario sospendere immediatamente l'uso della sostanza che ha causato la reazione allergica. Il medico potrà prescrivere a tal proposito farmaci come la benzidamina.
Per quanto riguarda la cistite è opportuno bere il giusto quantitativo di acqua, è consigliabile bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno ed avere una corretta igiene intima (come pulirsi sempre dall'avanti all'indietro per evitare la diffusione di batteri fecali alla vagina). Altro fattore importante è quello di non trattenere per lungo tempo l'urina, in quanto la sua prolungata permanenza nella vescica causerebbe una esagerata profilazione di batteri e quindi di infezioni. Anche urinare e svuotare la vescica quando non è necessario irriterebbe la zona intima. È opportuno ricordare che le comuni pratiche igieniche rappresentano in ogni modo strategie fondamentali e imprescindibili per uno buono stato di salute. È consigliato effettuare periodiche visite ginecologiche al fine di prevenire o comunque aggirare ulteriori problemi di salute.