Attacco d'ansia cosa fare?
Cos'è l'ansia? L'ansia è una manifestazione psicosomatica che scaturisce da eventi o percezioni esterne al soggetto, che provocano una sensazione di forte paura e preoccupazione: queste sensazioni psicologiche si tramutano in una vera e propria sintomatologia fisica che potrebbe compromettere più o meno gravemente la qualità di vita del soggetto interessato.
Spesso si pensa che un attacco d'ansia sia una manifestazione che faccia esclusivamente riferimento alla sfera emotiva e personale del soggetto, e che questo problema non abbia nessun riscontro di natura fisica: l'anatomia del nostro corpo mostra come questo sia assolutamente errato.
Il cervello umano è dotato di una particolare area che comprende diverse strutture cerebrali e che è situata in profondità nella porzione telencefalica: quest'area prende il nome di sistema limbico, ed è responsabile del controllo del comportamento dell'individuo, grazie alla sua capacità di tramutare gli stimoli di natura chimico-fisica provenienti dall'esterno in vere e proprie emozioni e sensazioni, definendo in questo modo l'umore del soggetto. Gli attacchi d'ansia vengono regolati proprio da questa zona del cervello.
All'interno del sistema limbico, vi è una sezione cerebrale altamente specializzata, che prende il nome di amigdala: quest'area ha la forma e le dimensioni di una mandorla, eppure svolge una funzione davvero straordinaria e fondamentale per la sopravvivenza del nostro organismo.
L'amigdala ha il compito di captare i possibili segnali di pericolo provenienti dall'esterno: interagendo con l'ippocampo, sede cerebrale della memoria, gestisce le nostre sensazioni costruendo una sorta di memoria emozionale.
La memoria emozionale ci consentirà di captare un segnale di pericolo, non solo attraverso i cinque sensi, ma anche attraverso sensazioni emotive.
L'amigdala appare dunque la principale responsabile della gestione della paura: questo perchè proprio la paura ci aiuta a restare lontani dalle situazioni di pericolo e a garantirci, in questo modo, una maggiore probabilità di sopravvivenza.
Gli attacchi d'ansia derivano proprio da questo: quando si attraversa un periodo di forte stress o di fragilità emotiva, potremmo trasmettere impulsi errati all'amigdala attraverso la nostra memoria emozionale: questa, credendoci in una situazione di pericolo, ci farà avvertire un senso di preoccupazione e di paura, indubbiamente non adeguato nè proporzionato al contesto in cui ci troviamo.
Sintomi dell'ansia:
Non appena l'amigdala capta un pericolo dall'esterno, questa invia immediatamente lo stimolo al sistema nervoso simpatico attraverso sottilissimi fasci neuronali: da questo momento in poi tutto il corpo avvertirà la sintomatologia tipica di un attacco d'ansia.
Se l'amigdala ha il compito di generare una risposta di tipo comportamentale, il sistema nervoso simpatico ha la funzione di convertire lo stimolo ricevuto in una risposta di tipo fisiologico, influenzando l'apparato respiratorio, cardiocircolatorio, digerente e persino il micrometabolismo cellulare.
Infatti, la sintomatologia dell'ansia comprende:
L'aumento del battito cardiaco: questo è dovuto alla vasocostrizione dei vasi sanguigni e all'aumento della pressione corporea ed è necessario per garantire ai muscoli e al cervello una sufficiente vascolarizzazione e un costante apporto di sostanze nutritive, in modo che l'organismo sia pronto ad attaccare o a fuggire dal pericolo.
Diminuzione della capacità polmonare: a livello dell'apparato respiratorio, la vasocostrizione dei vasi provocherà un restringimento degli alveoli polmonari. Per questo motivo il corpo, per poter poter assumere più ossigeno possibile, indurrà il corpo a respirare più velocemente: questo potrebbe provocare nel soggetto un senso di mancanza di fiato e di soffocamento.
Sudorazione improvvisa: il sudore è un fluido corporeo che serve a gestire la termoregolazione dell'organismo per evitare che si surriscaldi in modo eccessivo e che possa danneggiare o compromettere il funzionamento delle strutture cellulari. Quando si ha un attacco di ansia, tutto l'organismo subisce un'accelerazione frenetica, per questo è molto comune che compaia una tipologia di sudorazione "emotiva", ossia un tentativo del nostro corpo di mantenere costante la temperatura corporea.
Oltre a questi sintomi, che generalmente accomunano ogni soggetto che soffre di attacchi d'ansia o di crisi di panico, esistono anche altre sensazioni più soggettive, che variano da persona a persona e che possono peggiorare o migliorare in base alla somatizzazione dell'individuo.
Questi sintomi possono essere il formicolio, le vertigini, la nausea, il mal di stomaco e il senso di svenimento.
Quando si verificano gli attacchi d'ansia?
Un attacco d'ansia può verificarsi in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento della giornata e il soggetto non è in grado di stabilire o di percepire il suo arrivo in anticipo, in quanto non si tratta di un deficit comportamentale che avviene in maniera consapevole, ma di un problema del tutto inconscio.
Spesso, specialmente quando si soffre di crisi di panico frequenti e ravvicinate, la paura stessa che l'attacco possa ritornare getta il soggetto in una sensazione di profonda ansia, paura e frustrazione: per questo motivo è possibile che si verifichino attacchi d'ansia notturni in quanto, il cervello, non fa altro che elaborare continuamente il senso di angoscia e di paura.
Come curare l'ansia?
La mancanza di sonno potrebbe ulteriormente compromettere la qualità e lo stile di vita di chi soffre di questo problema, per questo motivo è consigliabile rivolgersi ad uno specialista, nel caso in cui i sintomi dovessero aggravarsi e gli attacchi farsi sempre più frequenti.
Sarà compito del medico stabilire il piano terapeutico che appaia più confacente alle necessità del paziente e che risulti appropriato e consono alle sue condizioni di salute: molto spesso disturbi di questo tipo possono essere trattati o attraverso un piano psicoterapeutico, dove uno specialista aiuterà a comprendere i motivi scatenanti degli attacchi d'ansia; oppure attraverso un piano farmacologico stabilito da un medico specializzato.
Tuttavia è possibile contribuire largamente al miglioramento della propria condizione,cambiando il proprio stile di vita e iniziando ad assumere cibi ed alimenti che possano aiutarci e liberarci dai sintomi dell'ansia.
Calmanti e ansiolitici naturali:
In natura sono presenti numerosissime piante e spezie dalle proprietà calmanti e ansiolitiche: imparare ad assumere questi alimenti con regolarità potrebbe portare a una vera svolta per il proprio benessere psicofisico. Gli oli essenziali per il trattamento degli attacchi di ansia, sono quelli in grado di garantire una azione sedativa e antispasmodica.
Tra gli oli essenzili che distinguono nel comabattere ansia e pensieri negativi c'è sicuramente l'olio essenziale di lavanda. Grazie alle proprietà rilassanti, la lavanda è da considerarsi tra i migliori oli per combattere insonnia ed emicranie.
Tra i diversi oli essenziali che potrai utilizzare, ad effetto calmante è quello di Ylang Ylang. In grado di infondere una sensazione di estrema calma mentale, allontanando stress ed ansia. Il suo utilizzo favorisce la regolarizzazione del battito cardiaco, rallentando tachicarida e palpitazione . Inoltre l'olio di Ylang Ylang è in grado di abbassare la pressione sanguinga.
Ecco alcuni degli alimenti che fungono da calmanti naturali:
Magnesio: è un elemento davvero molto prezioso per l'organismo umano, specialmente per ridurre i sintomi di stress e ansia. Questo minerale viene impiegato dagli atleti per sciogliere le contratture muscolari: nel caso di una crisi di ansia questo contribuirà a ripristinare la calma iniziale, inducendo i muscoli a rilassarsi.
Biancospino: è un arbusto con straordinarie proprietà calmanti. Esso infatti interagisce direttamente con il sistema cardiocircolatorio, inducendo un rallentamento nel battito cardiaco ed eliminando i sintomi da tachicardia e palpitazioni: risulta molto indicato specialmente per chi soffre di ansia notturna, in quanto contribuisce al perdurare di un sonno più sereno e meno disturbato.
Camomilla: è una pianta erbacea che possiede grandissime proprietà calmanti, lenitive ed antinfiammatorie. La camomilla viene assunta generalmente sotto forma di tisana e le sue innumerevoli proprietà benefiche sono riscontrabili quasi immediatamente: oltre che per combattere i sintomi di ansia e stress, questa pianta è anche indicata per alleviare i dolori mestruali e per combattere patologie infiammatorie.
Lavanda: è una pianta dalle straordinarie proprietà calmanti e sedative. Essa interviene direttamente sul sistema nervoso simpatico dove è in grado, attraverso i suoi principi attivi, di influenzare le trasmissioni neuronali: è indicata specialmente per contrastare i sintomi da ansia, stress e insonnia.