Sintomi influenzali cosa fare?
Estremamente contagiosa in grado di colpire le vie aeree ( naso, gola, pomoni) l’influenza è dovuta dal un virus appartenente al genere Orthomixovirus, finora sono stati identificati tre diversi ceppi, che opportunamente sono stati chiamati rispettivamente A, B, C.
Tra i tre, il virus A è la tipologia di virus più grave in assoluto, è responsabile di epidemie importanti, ed in grado di diffondersi macchia d'olio tra la popolazione. Generalmente il virus di tipo A colpisce ogni persona ogni 2-3 anni.
Il virus di tipo B è il meno diffuso. Le infezioni associate a questo virus comportano generalmente sintomi più lievi. Nonostante ciò anche il virus influenzale di tipo B, può causare delle epidemie rilevanti che si verificano mediamente ogni 3-5 anni.
Il virus influenzale di tipo C, provoca un influenza molto lieve, con sintomi simili a quelli del raffreddore e di scarsa intensità. Il malessere spesso termina con 1-2 giorni di riposo.
I virus influenzali hanno la caratteristica di poter mutare, dando origine a nuovi ceppi. Ecco perché non è possibile sviluppare un'immunità permanente all'influenza. Secondo gli scienziati, anche se il nostro organismo produce gli anticorpi contro il virus influenzale, è improbabile che gli anticorpi creati siano in grado di proteggerci l'anno successivo.
La trasmissione del virus influenzale è molto semplice. Oltre ad avvenire per contagio diretto come ad esempio attraverso l'utilizzo di uno stesso bicchiere, la trasmissione avviene principalmente per via aerea. Di fatti quando respiriamo, ingeriamo delle micro goccioline di saliva che volano sospese, espulse precedentemente da altri soggetti influenzati. Inoltre i soggetti influenzati starnutendo e tossendo aumentano notevolmente la possibilità di contagio, anche a causa di una non corretta igiene.
L'influenza infine può essere trasmessa semplicemente toccando con le mani oggetti e superfici già contaminate. In questo caso il virus entrerà nel nostro organismo, quando avviciniamo le mani “piene di virus” in prossimità della bocca e/o del naso, o più semplicemente quando ci strofiniamo gli occhi ed una volta all'interno dell'organismo il virus è in grado di moltiplicarsi velocemente.
Una parte dell'aria che respiriamo viene filtrata attraverso il naso purificandola. Le particelle "estranee" vengono intrappolate nel muco, mentre il movimento delle ciglia determina la progressione del muco contaminato verso l'oro-faringe, dove viene espulso attraverso la tosse, o in alterativa viene deglutito. Per limitare la possibilità di infezione è bene seguire attentamente le corrette norme igieniche, lavandosi accuratamente le mani, ed ad ogni starnuto è bene ricoprirsi il volto con un fazzoletto o portando il gomito verso il viso. Una volta entrato nel organismo il virus si difende dall'attacco del muco attraverso delle proteine presenti sul suo rivestimento, quindi si aggancia alle cellule della muscosa legandosi a una componente della superficie. Le cellule infette muoiono liberando delle particelle virali appena formate, infettando a catena le altre cellule. Da ciò è possibile comprendere che occorrono poche particelle di virus per “prendere l'influenza”. I primi sintomi compaiono nel giro di poche ore.
Sintomi influenzali quali sono?
I sintomi dell'influenza si manifestano normalmente entro 6 ore dal contagio, e sono accompagnati da brividi, sudorazione e febbre alta. La febbre normalmente raggiunge una temperatura tra i 38,5 e i 40 gradi, e rappresenta una delle soluzioni di protezione attraverso il quale il nostro sistema immunitario, cerca di combattere ed eliminare i virus, dato che quest’ultimi hanno una capacità di sopravvivere minore ad alte temperature. Cosi come per la febbre anche la tosse rappresenta un modo per eliminare i viurs ed i batteri presenti nel nostro organismo.
I sintomi più comuni dell'influenza sono rappresentati da:
- mal di testa, che colpisce oltre il 80% dei soggetti ammalati;
- tosse e dolore al petto, che possono diventare particolarmente forti;
- segni di debolezza fisica che possono persistere anche per 2-3 settimane;
Quanto dura l'influenza?
Normalmente l'influenza non comporta problemi che richiedono di rivolgersi al pronto soccorso. La severità e la durata è particolarmente variabile, anche se i dolori tendono a scomparire nell'arco di 2-3 giorni, mentre la maggior parte di disturbi tendono a scomparire le giro di 4-7 giorni. La tosse e la spossatezza possono durare anche alcune settimane, mentre la temperatura corporea durante questo periodo può essere instabile. Quando i sintomi sono eccessivamente gravi, e la febbre non tende a calare nel giro di 1-2 giorni è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico di base.
Come prevenire l’influenza?
Per prevenire l'influenza, è importante agire positivamente sul proprio sistema immunitario e l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale. Di fatti la dieta mediterranea è dotata di molti alimenti che permettono al nostro organismo di mantenersi in salute e di riprendersi più facilmente. Ricca di vitamine e sali minerali, nella dieta mediterranea è presente in larga quantità la vitamina C, una vitamina in grado di innalzare le difese immunitarie dell’organismo grazie alle sue proprietà antiossidanti e immunostimolanti. Svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione anche la vitamina A, E, B e la vitamina D.
Come curare l’influenza in pochi giorni?
E' importante considerare che quando ci si ammala, l'influenza non può essere curata attraverso l'utilizzo degli antibiotici, che sono efficaci sui batteri e non sui virus influenzali. La miglior cura è rappresentata invece dal riposo, e dall'assunzione di alimenti ricchi di acqua calda che alleviano i sintomi della congestione nasale, che possono combattuti anche attraverso la preparazione di suffumigi. Sotto la prescrizione del medico curante possono essere assunti in base all'età al peso altezza, dei farmaci antipiretici ed antinfiammatori che favoriscono la riduzione della febbre, dei dolori muscolari e del mal di testa.