Calendula proprietà e indicazioni terapeutiche
La calendula è una pianta officinale appartenente alla famiglia delle Composite. Conosciuta anche come “oro di Maria”, la calendula è utilizzata come antispasmodico, ed antinfiammatorio.
In grado di svilupparsi anche allo stato selvatico, specialmente nel sud Italia, la calendula è una pianta in grado di adattarsi ai diversi ambienti, anche se la sua coltivazione avviene principalmente in collina. La pianta è in grado di ramificarsi fino ai 50 cm, mentre le foglie sono spesse, lanceolate, con un margine interno leggermente drenato. Dai fiori di calendula si ricavano la maggior parte dei benefici, tanto da essere in grado di rilasciare un piacevole beneficio se solo strofinati.
Per le sue innumerevoli proprietà terapeutiche, la calendula è utilizzata nelle cure omeopatiche, in fitoterapia, oltre che in diversi settori della medicina naturale.
Proprietà della calendula nella medicina omeopatica:
Conosciuta ed apprezzata da tempi immemori, oggi la calendula è considerata una delle migliori medicine omeopatiche da poter utilizzare. Oggetto di numerosi studi, che ne hanno dimostrato e confermato le proprietà benefiche, i benefici della calendula sono riconosciuti sia ad uso topico, sia ad uso orale, a patto che sia utilizzato il composto ottenuto dagli estratti dei fiori.
Le proprietà benefiche della calendula sono dovute principalmente, alle eccellenti quantità di triterpeni, flavonoidi, polisaccaridi, caroteni, fitosteroli, olio essenziale, mucillagini, acido salicilico e sostanze amare.
Ad uso interno è utilizzata come tintura madre o macerato glicerinato, ed è impegnata nella cura delle disfunzioni dell’apparato genitale femminile, grazie alle sue capacità di aumentare le mestruazioni scarse e diminuire quelle abbondanti. Grazie alle sue proprietà antispasmodica, la calendula agisce positivamente sui dolori mestruali e addominali. La proprietà antinfiammatoria è in grado di agire sulle mucose, grazie alla ricca quantità di mucillagini presenti, ed è indicata quindi nelle terapie di coliti, gastrite ed ulcere.
L'applicazione ad uso esterno, sfrutta invece le proprietà antinfiammatorie, ed emollienti della calendula, la rendola un eccellente rimedio per combattere stati di scottature, ferite ed irritazioni della pelle, sin dalla sua prima applicazione.
Come usare la calendula?
Quando si decide di utilizzare la calendula, per via interna, generalmente si utilizzata la tintura madre o l’estratto idroalcolico. Quando la tintura madre di calendula è utilizzata per intervenire sul ciclo irregolare, sono applicate dalle 30 alle 40 gocce in acqua, a partire da almeno una settimana prima dell’inizio del ciclo.
Ad uso interno la calendula è utilizzata anche sotto forma di infuso ed è consigliabile consumarla nella quantità di 2-3 tazze al giorno. La quantità occorente di fiore di calendua per preparare l’infuso è di 1 grammo per 100 ml di acqua. La bevanda ottenuta deve essere consumata a temperatura ambiente, ed eliminata entro la stessa giornata.
Ad uso esterno la calendula è applicata per combattere pelli e mucose fortemente arrossate. Difatti diverse creme cosmetiche ad effetto calmante, e lenitivo, sono realizzate con l’estratto di calendula, proprio per garantire, i maggiori benefici sulla pelle. Proprio per le sue proprietà, la calendula è utilizzata in tutte le preparazioni mirate alle pelli più delicate, che si arrossano facilmente; per quelle più giovani che hanno la tendenza di sviluppare acne, ma anche per combattere le rughe.
Negli ultimi anni una applicazione sempre maggiore è riscontrata nel olio di calendula. L'olio di calendula può essere massaggiato sul capezzolo, durante la gravidanze e nella successiva fase di allattamento. L’olio se applicato costantemente è in grado di evitare la formazione o la risoluzione delle ragadi. Inoltre il suo utilizzo trova sempre più consenso nel cambio del pannolino del neonato dalle neomamme, e può essere applicato senza nessun timore.
Effetti collaterali della calendula:
Gli effetti collaterali della calendula sono ben pochi tanto che è considerata ben tollerata. Sono considerati rari i casi in cui l’utilizzo di calendula può provocare reazioni allergiche, e ciò avviene in particolare quando sono abbinate con altri generi della famiglia Compositae.
